Udine Far East 2014

Far East Film Festival Udine 2014 – 2 maggio

Penultima giornata di festival, strutturata quasi a livello tematico: le proiezioni della mattina e del primo pomeriggio dedicate al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, secondo pomeriggio e sera invece in buona parte monopolizzati dal thriller. Ecco un assaggio di ciò che abbiamo visto:

HELLO! JUNICHI
hello junichiGradevolissima commedia dedicata al mondo dei bambini, molto fresca grazie ad un sacco di idee carine ed originali che impreziosiscono la storia, rendendola divertente ed appassionante.
Junichi ed i suoi amici frequentano la scuola elementare, passano i pomeriggi sempre insieme e combinano un sacco di pasticci. Un film corale, in cui il personaggio principale è affiancato da un sacco di figure di contorno con ottime caratterizzazioni, ciascuna delle quali aggiunge qualcosa in più, dando forma ad una ricetta saporita e appetitosa. Troviamo il bulletto, il ragazzino dongiovanni, la compagna di scuola che vuole fare la idol, un maestro macchiettistico, una giovane maestrina poco opportuna nelle sue modalità relazionali, il gruppo di punk, il bidello che indossa una maschera da lottatore messicano, il giovane musicista, la modella, l’operaio comunale filosofo,… Sembrano gli elementi di una serie animata giapponese, non mancano nemmeno effetti sonori buffi, gag, musica e canzoni. È stato bello vedere in sala una scolaresca, un altro modo per coinvolgere la cittadinanza negli eventi proposti dal festival.

HELLO! JUNICHI di ISHII Katsuhito, Japan 2014. Durata: 90′

 

BILOCATION
Alcune persone nel mondo sono vittime dello strano fenomeno della bilocazione: le loro emozioni più forti ed incontrollate si liberano dando vita ad un loro doppio, che guidato da queste tensioni agisce ed interagisce nello stesso ambiente in cui vive l’originale. È facile entrare in conflitto con la propria bilocazione, e le conseguenze che possono ripercuotersi sulla vita privata di questi infelici sono inimmaginabili. Un thriller paranormal-psicologico che parte da premesse interessanti per poi andarsi ad impantanare in voragini di sceneggiatura. L’idea messa in campo dalla regista e sceneggiatrice Asato Mari ha un sacco di implicazioni che non vengono approfondite a dovere, creando incongruenze ed ellissi, cosicché a volte viene meno la sospensione dell’incredulità da parte dello spettatore e l’opera perde spessore. Se negli States qualche produttore crederà in questo film potrebbe verificarsi il primo ed unico caso della storia in cui il remake americano, sistemando qua e là il plot, risulterà migliore dell’originale asiatico.

BILOCATION di MARI Asato. Japan 2013 Durata: 119′

 

Da Udine Michele Orlandi

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