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Fate/stay night: Heaven’s Feel 1 Presage Flower

fatestaynight_posterDopo aver portato in home video tra novembre e gennaio Fate/Stay night: Unlimited Blade Works, Dynit continua, assieme a Nexo Digital, le sue serate evento al cinema con i film d’animazione giapponese dando la possibilità a tutti gli appassionati dell’universo “Fate” di vedere sul grande schermo e doppiato in italiano Fate/stay night: Heaven’s Feel 1 Presage Flower, nelle date del 13 e 14 Febbraio 2018.
L’adattamento sul grande schermo fatto Ufotable verrà quindi portato in Italia a distanza di soli pochi mesi dall’uscita nelle sale giapponesi (ottobre 2017), una cosa magnifica se si pensa che per l’home video di Unlimited Blade Works ci son voluti più di due anni e invece di Fate Zero (prequel di tutta la saga) ci resta solo la speranza che prima o poi arrivi. Ma se i fan si sono già tutti allegramente esaltati fin dall’annuncio al Lucca Comics, i non appassionati e chi ignora completamente l’animazione giapponese potrà andare al cinema e godersi un bel film? Bisogna per forza di cose fare alcune premesse.
Il film è l’adattamento cinematografico della terza route della visual novel Fate/Stay Night pubblicata (ufficialmente solo in Giappone) nel 2004 dalla Type-Moon, scritta da Kinoko Nasu e con i disegni di Takashi Takeuchi. Per chi non sappia cosa è una visual novel deve immaginarsi un libro illustrato in cui, nel proseguire della lettura, si ha la possibilità di effettuare delle scelte che influenzeranno la narrazione stessa. Alcune di queste scelte porteranno a intraprendere 3 distinte storie con gli stessi personaggi e, nel loro insieme, creeranno il quadro completo della psicologia e dello sviluppo dei protagonisti (ognuno di loro avrà luci e ombre messe in evidenza in base alla route percorsa). Perciò, essendo il film l’adattamento della terza route, è necessario conoscere almeno in parte le regole create da Kinoko Nasu che compongono l’universo Fate, ed è caldamente consigliato, al fine di avere la giusta infarinatura, di vedersi prologo e primo episodio di Unlimited Blade Works, il precedente adattamento animato realizzato sempre da Ufotable e disponibile sul sito di streaming legale e gratuito www.vvvid.it.
fateIl Film non perderà tempo ad illustrare le regole della guerra del Sacro Graal, su chi e cosa i servant siano e come questi vengano evocati, i maghi la loro storia e come funziona la magia in questo mondo. Tutti concetti che alla terza route sono ben assodati dal lettore/spettatore. Ma oltre a questo, togliendo il prologo proprio di questo film in cui si ripercorrono i fatti antecedenti di circa un anno alla storia, i sopracitati episodi di Unlimited Blade Works sono compressi totalmente nei titoli di testa, senza dialoghi e musicata come un opening tipica dell’animazione giapponese. I personaggi secondari entreranno in scena all’improvviso, riconosciuti da tutti i protagonisti ma non presentati al pubblico neofita della storia, creando di conseguenza un po’ di perplessità nello spettatore ignorante dei fatti paralleli. Fortunatamente per questi, bisogna poi dire che il film dopo i primi trenta minuti introduttivi prende una bella virata narrativa molto diversa dalle precedenti route, lasciandosi comunque comprendere da chiunque. Resteranno in ogni caso sparse citazioni a fatti già noti che possono sembrare roba buttata lì come plot device ma che, in realtà, hanno già avuto un abbondante spiegazione nelle route alternative. Tra questi è importante citare il potere rigenerativo che il protagonista ha grazie ad un particolare oggetto che è dentro il suo corpo, ma della cui esistenza è ancora all’oscuro. Oppure le tante battute sparse qui e li (Archer che dice a Shirou che in questa guerra, vista la situazione, bisogna mettere da parte i rancori personali, cosa su cui si basa tutta la seconda parte di Ulimited Blade Works).

fate-stay-night-heavens-feel-capture-12-560x315La storia è ambientata negli anni 2000 a Fuyuku City, in Giappone. Un giovane ragazzo di nome Emiya Shirou è un arciere prodigio della sua scuola ma a seguito di un incidente sul lavoro è costretto ad abbandonare l’attività agonistica. Questo porterà ad un inasprimento dei rapporti con Shinji Matoi, un amico d’infanzia e compagno di tiro con l’arco. Durante questo periodo di convalescenza Shirou stringe amicizia con Sakura Matoi, sorella di Shinji, che inizia regolarmente a passare molto tempo in casa di Shirou che, essendo orfano a causa di un grandissimo incendio avvenuto a Fuyuki 10 anni prima, vive da solo. Questo dramma vissuto in infanzia ha segnato profondamente l’animo di Shirou, e il suo essere salvato dal futuro padre adottivo Emiya Kiritsugu, ha fatto nascere in lui il desiderio di diventare un paladino della giustizia. Ma questo è un desiderio particolare, in quanto forse non suo originale ma trasposto dal desiderio di Kiritsugu, perché anche lui desiderava esserlo ma le sue esperienze in vita lo hanno portato a desistere e a comprendere quanto fondamentalmente ipocrita questo effimero desiderio sia. Nel frattempo, all’oscuro della sua popolazione, Fukuyu City sta per diventare il teatro per la quinta grande guerra per il Sacro Graal, una guerra combattuta da maghi che evocano sette spiriti eroici di sette diverse classi pronti ad uccidersi l’un l’altro per vincere l’agognato calice che garantirà alla coppia vincente di esaudire qualsiasi loro desiderio. Un torneo di abilità e prestigio per i maghi, un torneo per compiere le imprese fallite in vita dagli spiriti eroici. Così all’improvviso Shirou si ritrova, suo malgrado, coinvolto in main-1-450x320uno scontro tra due servant. Ucciso e misteriosamente resuscitato viene nuovamente assalito in casa sua dal servant che lo ha già ucciso, ma questa volta per pura casualità (o forse destino?) Shirou evoca pure lui un servant, Saber, un’affascinante ragazza bionda che brandisce una spada invisibile. Sopravvissuto grazie all’aiuto di Saber, conosce Rin Tohsaka e il suo servant Archer. Rin, anch’essa una studentessa del suo liceo lo introduce alla guerra del Graal e lo porta a conoscere un prete di nome Kotomine Kirei, un emissario della chiesa e dell’associazione dei maghi scelto per svolgere il ruolo di arbitro per la guerra appena iniziata.

Se tutto quello raccontato fin qui nella prima mezz’ora era cosa nota perché quasi tutto in comune con le storie alternative, da adesso in poi la storia inizia a cambiare completamente. Kirei rivela a Shirou fin da subito che lui partecipò dieci anni prima alla guerra del Graal in cui si battè nello scontro finale con un mago spietato e cinico chiamato Emiya Kiritsugu e che furono quest’ultimo, con un desiderio impuro, e Saber, costretta a distruggere il Graal, a causare l’incendio di dieci anni prima in cui Shirou venne salvato dal suo padre adottivo, Kiritsugu. Sarà questo che fondamentalmente influirà non poco nel desiderio di giustizia di Emiya Shirou e in tutta lo sviluppo del suo carattere in questa route? Eviteremo i pipponi con Archer sul senso di giustizia di Ulimited Blade Works?
sakurasakuraIn ogni caso da questo momento in poi i vari servant e maghi inizieranno a fare le loro mosse e il nostro protagonista prenderà un infinità di calci in culo, morali e fisici. Il legame con Sakura si farà più stretto e il film arriverà al suo naturale e ampiamente previsto cliffhanger, in quanto primo di una trilogia.
Sebbene abbia sempre considerato Kinoko Nasu uno scrittore mediocre ma con una bella inventiva (l’universo Fate che ha creato è un ottima base da cui creare infinite storie come poi tutti i successivi lavori Type Moon dimostrano) devo riconoscere che gli eventi di Heaven’s Feel sono abbastanza frenetici ed interessanti e se a fine film avessi già avuto a disposizione le altre quattro ore di storia le avrei maratonate molto più che volentieri. Indubbiamente il lavoro di adattamento in sceneggiatura svolto da Akira Hiyama è molto buono, regalando alla trama un ottimo ritmo e la giusta compressione della miriade di elementi che compongono il canovaccio dell’opera.
Da un punto di vista tecnico il film della Ufotable è semplicemente spettacolare. La regia di Tomonori Sudou è sempre efficace è da il suo meglio nella spettacolarizzazione dei combattimenti, in cui il tripudio dei colpi delle armi dei servant, le mille scintille che esse scaturiscono, l’eccezionale campionatura audio svolta per i diversi suoni dei metalli e la coreografia delle arti marziali sono sempre seguite dalla regia con cura maniacale. Le armi nobili quando vengono utilizzate lasciano un vero e proprio senso di soddisfazione visiva, quello che in fin dei conti ti aspetti di vedere in movimento se due spiriti eroici combattessero davanti ai nostri occhi, quello che chi ha letto la novel ha sempre immaginato e che ha dovuto aspettare il lavoro Ufotable del 2014 per poterlo godere e che in questa incarnazione 2017 è portato ulteriormente in alto di un paio di livelli. Una delle migliori CGI di tutti i tempi. E un post processing dietro anch’esso eccelso creando la miglior fusione possibile tra 3D e 2D rendendola armoniosa come raramente nell’animazione giapponese contemporanea capita.
Un plauso anche al doppiaggio in Italiano del film. Sebbene il lavoro non raggiunga la qualità dell’originale, va detto che il cast selezionato è buono e le voci abbastanza calzanti. In particolare penso che il doppiatore di Shinji, Paolo De Santis, sia quello che rispecchi molto bene la voce originale di Hiroshi Kamiya, ma anche Tiziana Martello e Katia Sorrentino (Sakura e Rin) hanno fatto un buon lavoro.


Evento imperdibile per l’appassionato della saga, il film è decisamente consigliato a chiunque apprezzi l’animazione giapponese, soprattutto da un punto di vista tecnico e non viva nelle caverne chiuso completamente alle nuove tecniche grafiche in uso dall’ultimo decennio; parzialmente consigliato a chi invece della storia non sa nulla, non ha voglia di documentarsi un minimo guardando l’incipit dell’opera o chi semplicemente non ha voglia di vedere un film d’animazione ricco di azione e duelli. Questi potrebbero finire a russare come alcuni presenti in sala durante l’anteprima stampa. Io invece non vedo l’ora di saperne di più e vedere il seguito. Anzi forse reinstallo la visual novel e mi gioco direttamente la terza route, perché il film me ne ha veramente fatto venire voglia.

Antonio Fadda

Fate/stay night: Heaven’s Feel 1 Presage Flower

Regia: Tomonori Sudô. Sceneggiatura: Akira Hiyama. Origine: Giappone, 2017. Durata: 120′.

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