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Hitchcock/Truffaut

images(16)In America avete rispetto perché lui gira delle scene d’amore come fossero scene di un omicidio;
noi lo rispettiamo perché gira delle scene d’omicidio come fossero d’amore.
(Francois Truffaut)

Il cinema secondo Hitchcock è probabilmente il libro di cinema più famoso e letto al mondo, è sicuramente quello che dovrebbero leggere tutti quelli che vogliono fare cinema, ed è ovviamente una bibbia per qualunque cinefilo. Personalmente ne ho due copie, la seconda è addirittura un’uscita a fascicoli dell’Unità che editò il libro in allegato al quotidiano. Il libro in origine fu pubblicato nel 1966 e rappresentò l’opera che sdoganò definitivamente Alfred Hitchcock, ritenuto spesso dai suoi contemporanei semplicemente un cineasta da intrattenimento. La lunga conversazione tra Hitchcock e Truffaut, durata ben otto giorni, riuscì a chiarire finalmente quale fosse il vero spessore del regista inglese. Come ricorda lo stesso Truffaut, l’opera di Hitchcock dagli anni ’60 in poi è stata images(14)ammirata in tutto il mondo, ma l’autore di Psyco, L’uomo che sapeva troppo, Notorious ha faticato molto a essere considerato dal mondo del cinema per quello che veramente era, Truffaut contribuì chiaramente a rendere giustizia a un visionario che ha condizionato l’opera di innumerevoli cineasti venuti dopo di lui.
Il cinema secondo Hitchcock fu anche un libro che contribuì a sconvolgere il “concetto” di cinema in generale, fu quasi uno scandalo, fu tradotto in molte lingue e divenne punto di riferimento per molti. Rileggendolo oggi è ancora un testo incredibile, riesce a mettere a confronto due grandi registi, uno quasi agli esordi (Truffaut nel 1962, quando avvenne la conversione con Hitchcok, aveva realizzato solo tre film) e uno all’apice della sua fama (stava terminando Gli uccelli, il suo 48° film!). Il loro dialogo, partendo da punti di vista non vicinissimi, ci mostra la macchina cinema nel suo compiersi: montaggio, inquadrature, invenzioni visive, narrazione ma anche sogno, emozione, sesso.
Il regista Kent Jones e Serge Toubiana (co-sceneggiatore del film e ex direttore dei Cahiers du cinema) partono dalla registrazione audio dell’incontro e dalle splendide fotografie che vennero scattate da Philippe Halsman in quella settimana, i frammenti dei film di Hitch vengono sovrapposti alle loro discussioni e ricostruiti insieme a commenti ammirati e critici di famosi registi. Scorsese, Fincher, Wes Anderson, Kioshi Kurosawa, Assayas, Desplechin, Gray, Bogdanovich, Schrader s’immergono nei film del maestro del brivido, ne analizzano sequenze e immaginario e si addentrano nel profondo delle questioni estetiche e e narrative: le inquadrature dal cielo in Gli uccelli, Cary Grant e l’areo in Intrigo Internazionale. Ma sono soprattutto images(15)Psyco e Vertigo i film che vengono vivisezionati in modo mirabile e affascinante: nel primo con la descrizione della famosa scena della doccia che sconvolse mezzo mondo, il secondo con quel rapporto morboso tra Jimmy Stewart e Kim Novak che creò altrettanti sommovimenti emotivi.
Davanti alle sequenze di Hitchcock/Truffaut si rimane attaccati allo schermo, il profondo amore per il cinema di Truffaut emerge in modo clamoroso, affiora altresì la figura enigmatica del regista inglese. Il documentario va però oltre la sola ricostruzione “filologica” del libro, è anche il racconto di una sincera amicizia che legò i due grandi cineasti per quasi venti anni. Ci vengono mostrati anche brani delle commoventi lettere che i due si inviarono per molto tempo: erano lettere che dimostravano la profonda stima che c’era tra i due ma erano anche dei veri propri scambi cinematografici sulle idee e sulle sceneggiature che avrebbero portato a nuovi film. Esattamente come il libro, è un film che rapisce e fa venire voglia di divorare ancora una volta i film di Hitchcock, che spinge così a scoprire i segreti di un genio che con i suoi film è riuscito a segnare la storia del cinema. Il film uscirà nelle sale il 4, 5 e 6 aprile distribuito da Nexo Digital. Non perdetelo.

Claudio Casazza

Hitchcock/Truffaut

Regia: Kent Jones. Sceneggiatura: Kent Jones e Serge Toubiana. Montaggio: Rachel Reichman. Musiche: Jeremiah Bornfield. Origine: Usa, 2015. Durata: 79′.

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