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Il Trieste Film Festival annuncia il programma della sua 28° edizione

TFF28-immagine-vertAnnunciato oggi il programma del Trieste Film festival che si svolgerà dal 20 al 29 gennaio. Il Festival, diretto da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo, è giunto quest’anno alla 28° edizione e continua ad essere da quasi trent’anni un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori spesso poco noti – se non addirittura sconosciuti – al pubblico italiano, e più in generale a quello “occidentale”. Più che un festival un ponte che mette in contatto le diverse latitudini dell’Europa del cinema, scoprendo in anticipo nomi e tendenze destinate ad imporsi nel panorama internazionale. da ormai quasi trent’anni è un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori spesso poco noti al pubblico italiano, e più in generale a quello “occidentale”.

Il film che inaugurerà il programma sarà The Teacher del regista praghese Jan Hřebejk, prossimamente nelle sale cinematografiche italiane con distribuzione a cura di Satine Film. Un apologo, ispirato a una storia vera, venato di umorismo grottesco capace di trascendere ogni coordinata di regime politico. La chiusura sarà invece affidata all’ultimo film di Emir Kusturica, On the milky road: una storia d’amore “bigger than life”, sullo sfondo di una non meglio precisata guerra civile (che non può non far pensare, però, al conflitto jugoslavo), interpretata dallo stesso Kusturica e da Monica Bellucci, nei panni di una misteriosa donna italiana.
Nucleo centrale del programma saranno i tre concorsi internazionali dedicati a lungometraggi, cortometraggi e documentari: a decretare i vincitori, ancora una volta, sarà il pubblico del festival. Tra gli eventi Speciali di questa edizione c’è da segnalare l’omaggio postumo a Andrzej Wajda con il suo Afterimage, ritratto del grande pittore Władysław Strzemiński perseguitato dal regime per il suo rifiuto di scendere a compromessi con le dottrine del realismo socialista, è l’ultimo regalo di un gigante del cinema ma anche di uno straordinario testimone della storia europea del XX secolo.
Tra gli ospiti più importanti c’è da ricordare Cristi Puiu che terrà una masterclass attesissima e presenterà Sieranevada, meraviglioso film visto all’ultimo Festival di Cannes e presto nelle sale italiane distribuito da Parthénos. Considerato a ragione il “padre” del nuovo cinema rumeno, Puiu sarà per la prima volta al Trieste Film Festival (dove nel 2006 vinse il premio come miglior film con il suo primo grande successo, The Death of Mr. Lazarescu). Altrettanto attesa è l’altra masterclass che vedrà protagonista il documentarista russo Vitalij Manskij, vincitore lo scorso anno del premio come miglior documentario per Under the Sun e quest’anno al centro di un omaggio in 8 film che attraversa la sua vasta filmografia fino all’ultimo Close Relations (2016), forse il più “autobiografico” dei suoi lavori: un viaggio attraverso l’Ucraina (dove il regista è nato, a Leopoli, nel 1963) per capire cosa è accaduto dopo la rivoluzione di Piazza Maidan, e quanto la rivoluzione abbia segnato anche la propria famiglia, sparsa in tutto il Paese, da Leopoli a Odessa, dalla zona separatista del Donbass a Sebastopoli in Crimea. Un film profondamente attuale che, come e più dei film precedenti, ha attirato su Manskij l’aperta ostilità del governo russo.

 @redazione

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