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NO LIFTING, PLEASE

Viziati dall’occhio abbiamo per un momento rischiato di cadere nell’equivoco del “nuovo è meglio”. Che restyling sia poesia del bello e che il bello sfiorisca nella noia, per cui rinnovare con ritocchi agli zigomi un viso già piacevole porti freschezza. Fortunatamente, dopo le mutazioni apocalittiche di dicembre, in redazione abbiamo respinto l’impulso creativo verso un’ulteriore evoluzione della forma grafica di Cinequanon online. Gli zigomi vanno bene come sono. Naso e bocca pure. Pensiamo a fortificare la struttura. Che la superficie sia la conseguenza di ciò che avviene nella profondità dell’organismo. Mouse pronto al clik sui nuovi spazi di approfondimento, attenzione vigile alle news dello slideshow, soprattutto allo spazio Festival, che a febbraio sarà dedicato alla Berlinale (edizione numero 63) seguita per noi da Nicola Falcinella, mentre a marzo porterà in prima pagina il festival varesino di cortometraggi Cortisonici.

L’anno è ripartito dalle magnifiche opere di Anserson, Spielberg, Tarantino e Burton, annunciando un 2013 all’insegna del cinema d’autore a partire da febbraio, con le nuove fatiche di Tom Hooper, Kathryn Bigelow, Gus Van Sant, e quella che si annuncia come una bella sorpresa, ovvero Re della terra selvaggia, di Benh Zeitlin, film vincitore del Gran Premio della Giuria al Sundance 2012, della Camera d’Or a Cannes e, ultimo in ordine di tempo, dello speciale riconoscimento del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.
Il nostro cinema d’autore: Tornatore ha incassato fino ad oggi (ultimo giorno di gennaio) più di sette milioni di euro, reggendo la concorrenza dei film americani. L’attesa adesso è per l’Educazione siberiana di Gabriele Salvatores. Interessante anche il Pinocchio di Enzo D’Alò, che riporterà in sala l’animazione italiana chiudendo una stagione invernale caratterizzata da una serie impressionante di film animati (non solo in 3D).

Apriremo spazi di confronto critico su tutti questi film e non solo, chiedendo come al solito la partecipazione diretta ai lettori, perché le analisi trovino sempre il conforto della pluralità di voci, nella convinzione che una piattaforma aperta, come è Cinequanon online, si rinnovi giornalmente proprio attraverso “la penna” di chi ci segue, che è poi il lifting che più ci piace.

Alessandro Leone

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