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Premi FICE alle Giornate del Cinema d’Essai di Mantova

Lo spettacolare e suggestivo teatro Bibiena di Mantova è nuovamente ospite per le premiazioni FICE a conclusione della XVI edizione delle Giornate del Cinema d’Essai di Mantova. La serata di premiazione, che si è tenuta giovedì 6 ottobre, è stata presentata dal giornalista e critico cinematografico Maurizio Di Rienzo e ha visto la presenza di realizzatori e interpreti dei migliori film italiani del 2016:
Ad essere consegnati per primi sono i premi del pubblico, assegnati attraverso il concorso Vota il film d’essai dell’anno sponsorizzato dalla 1429108967594rivista Vivilcinema (periodico FICE). Il film d’essai più votato dagli esercenti è Non essere cattivo, ultimo film di Claudio Caligari (Amore tossico e L’odore della notte). A ritirare il premio è il produttore del film Valerio Mastandrea, che ride e scherza con fare giocoso sul palco. Descrive così l’esperienza sul set come “originale e guidata prevalentemente dall’amore per il cinema del regista”. Un’avventura caratterizzata inoltre dalla malattia imprevista e una ricerca di fondi disperata, “ridicola” e “buffa”, la definisce Valerio. “L’importante per l’intera troupe era di vedere il film terminato e poi per fortuna è stato molto visto e se ne parla ancora. Alla fine il nostro mestiere consiste nell’essere visti!” – conclude l’attore romano. Valerio Mastandrea è anche protagonista del nuovo film di Marco Bellocchio Fai bei sogni: “Bellocchio è un regista con cui tutti gli attori dovrebbero lavorare. Il suo è un mestiere che fa per bisogno personale e lo trasmette molto bene a chi lavora con lui sul set”.
A vincere il premio come film d’essai più votato dagli spettatori è invece La pazza gioia di Paolo Virzì, ritirato da Luigi Lonigro, direttore di 01 Distribution. ll regista, non presente in sala a causa di un impegno a Berlino,  invia un videomessaggio dove ringrazia i votanti e i cittadini mantovani, scusandosi per non poter essere presente alla premiazione. Invita inoltre ironicamente le sale d’essai a sostituire i tradizionali pop corn e coca-cola con pane e prosciutto o pane mortadella, accompagnati magari da un buon vino rosso o bianco, per aiutare a intensificare quella che è l’atmosfera unica del Cinema.
Si prosegue con il premio produttore dell’anno e attrice dell’anno che vanno rispettivamente a Marco Belardi (Perfetti SconosciutiImmaturi e Ti ricordi di me?) e Micaela Ramazzotti, entrambi coinvolti nel film sopracitato. Il produttore Lotus preannuncia una ricca serie di nuovi film con i più diversi autori: da Maccio Capatonda con Omicidio all’italiana a Giuseppe Tornatore. L’attrice descrive invece il personaggio di Donatella Morelli come la proiezione della sua inadeguatezza, dei suoi difetti e delle sue insicurezze. Le piace quindi rappresentare donne “difettate” e “invirtuose”. La vedremo presto in sala con il nuovo film di Cristina Comencini Qualcosa di nuovo, una commedia più leggera e in cui l’attrice ha potuto dare spazio al divertimento.
La Film Commission di Mantova consegna un riconoscimento speciale a Tonino Zagardi e Alessandro Haber, rispettivamente regista eIMG_1548 attore del film indipendente Quando Corre Nuvolari. Il film esplora il personaggio leggendario di Tazio Nuvolari, pilota automobilistico e motociclistico mantovano. Il regista racconta che da ben otto anni aveva in mente questo progetto e che provò, senza successo, a proporlo ad un ex dirigente RAI e continuò poi a rimandarlo per via di sempre nuovi film in cantiere. A riportarlo in pista fu la scoperta di una storia secondo il quale un bambino raccolse il cofano saltato dalla macchina guidata dal pilota durante la gara Mille Miglia del ’48 e lo restituì solo cinquanta anni dopo al museo di Mantova. Da qui la base per raccontare l’umanità della leggenda, allontanandosi così, oltre che per ovvi motivi finanziari, da un film di azione come quello di Rush (Ron Howard). Alessandro Haber vira invece il suo discorso sulla funzione della sala d’essai: ”Quello che ci salverà è la passione fatta di dedizione e amore. Bisogna rischiare e voi seduti qui davanti a me lo state sicuramente facendo!”.
Passando alla musica, ad aggiudicarsi il premio speciale per la migliore colonna sonora è la cantante italiana Fiorella Mannoia con il brano Perfetti Sconosciuti dell’omonimo film. L’autrice racconta di essere stata immediatamente catturata dal concept dell’opera e di non aver mai avuto l’occasione fino ad allora di realizzare una canzone appositamente per un film. Sempre quest’anno vedremo Fiorella di ritorno nel mondo della recitazione con 7 minuti di Michele Placido. E’ il regista stesso ad averla voluta nel suo nuovo film: la cantante dichiara di aver pensato inizialmente   ad una “burla” e, un volta constatato il contrario, di aver chiesto un provino a Michele per paura di mettere a repentaglio la propria carriera e quella del regista a causa di una scelta azzardata. “Ma fortunatamente Placido non mi ha ma strillato sul set” commenta.
A serata inoltrata una coppia di autori giovani e promettenti: gli esordienti Nicola Guaglianone e  Gabriele Mainetti autori di Lo chiamavano Jeeg Robot, rispettivamente vincitori del premio miglior sceneggiatore dell’anno e miglior regista dell’anno. I due si conoscono fin da giovani e da sempre hanno collaborato nella realizzazione di cortometraggi, come il famoso Tiger Boy o Basette.
Torneranno presto in sala con un nuovo lungometraggio prodotto da Lucky Red. Il genere rimane ancora un mistero, ma Gabriele ci racconta che il soggetto e già stato scritto e nasce da sette possibili idee. Queste sono state proposte alla casa di produzione che ne ha scartata in particolare una, ritenendola troppo complessa per un’opera seconda, sarà proprio quest’ultima ad essere stata scelta dai due autori per lo sviluppo. Lo sceneggiatore spiega che ad entrambi piace farsi influenzare da “immagini del passato” che contribuiscono a creare tra di loro una sinergia perfetta. In tal modo, i due sono soliti discutere delle proprie idee chiamandosi a notte fonda e scrivere di ciò che gli piace, come un “Goemon che taglia l’Hashish con la spada o un supereroe che nasce dal Tevere…”.
Infine è il turno della star della serata, a ritirare il premio come migliore attore dell’anno è Stefano Accorsi, accompagnato dalla giovanissima modella e moglie Bianca Vitali, per la sua interpretazione nel film Veloce come il vento di Matteo Rovere. Stefano sintetizza l’esperienza come: “un ruolo entusiasmante con cui ho ritrovato le mie radici da Emiliano…”. L’attore si dimostra inoltre contento di aver avuto alcuni mesi per lo sviluppo del personaggio di Loris insieme al regista: “Il tempo è effettivamente un lusso”. Stefano Accorsi è ora sul set di Fortunata nuovo film di Sergio Castellitto, da lui descritto come “un regista sempre presente sul set e attento ad ogni piccolo dettaglio”. Ad accompagnarlo nel film saranno Jasmine Trinca e la giovane promessa del cinema italiano Alessandro Borghi. Infine, Stefano Accorsi tornerà presto nei panni di Leonardo Notte in 1993, seguito dell’acclamata serie Sky 1992, e a teatro con lo spettacolo Giocando con Orlando tratto da L’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. In particolare, sarà possibile assistere allo spettacolo anche al Teatro Sociale di Mantova il prossimo 8 marzo.

da Mantova, Samuele P. Perrotta

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