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Smetto quando voglio – Masterclass

Smetto quando voglio - MasterclassTutto comincia con il grande successo di Smetto quando voglio (2014), opera prima di Sydney Sibilia che narra le avventure di sette eccellenti ricercatori universitari che, vedendosi chiudere le prospettive di una carriera accademica dopo anni di precariato, sono costretti a vivere attraverso lavori mal pagati e piccoli stratagemmi. Fino a che non decidono di usare le loro competenze per creare una nuova smurt drugs, una droga legale in quanto composta da una molecola non ancora compresa nella lista delle sostanze illegali. Il gruppo – capitanato dal neurobiologo Pietro Zinni (Edoardo Leo) e composto da un chimico (Stefano Fresi), un economista (Libero de Rienzo), due classicisti (Valerio Aprea e Lorenzo Favia), un archeologo (Paolo Calabresi) e un antropologo (Pietro Sermonti) – diventerà la nuova banda criminale in grado di dominare il mercato della droga romano. La trovata è brillante e il risultato è qualcosa di originale: una action comedy irriverente che mescola la tradizione della commedia all’italiana (con il modello principe de I soliti ignoti) con l’action movie di marca statunitense. Un film in grado di penetrare in profondità nelle piaghe della realtà italiana (quella del baronato universitario, del precariato, della disoccupazione, del disprezzo per cultura e intelligenza) attraverso il filtro di modelli cinematografici riconoscibili ma rielaborati in modo nuovo.
Il buon esito dell’operazione porta all’idea di dare un seguito alla storia attraverso una trilogia. Sibilia gira due film in contemporanea: Smetto quando voglio – Masterclass e Smetto quando voglio – Ad Honorem, il terzo capitolo che uscirà nel 2018. Smetto quando voglio – Masterclass riprende lì dove era terminata la pellicola del 2014, con Pietro Zinni nel parlatorio del carcere in cui sta scontando la sua pena a conversare con la moglie Giulia (Valeria Solarino) e con in braccio il figlio. Ma subito la vicenda fa un salto indietro temporale di un anno e mezzo, e inizia a mostrarci quanto successo nel periodo compreso fra il primo ingresso di Zinni nel commissariato e la scena finale del parlatorio. Questo è il solco temporale in cui si collocano gli avvenimenti mostrati in Masterclass.Smetto quando voglio - Masterclass
A differenza del film precedente, la banda dei ricercatori è ora al servizio della legge, per iniziativa dell’ispettrice Paola Coletti (Greta Scarano), un nuovo personaggio che rappresenta anche un inedito punto di vista attraverso cui alcune scene del primo Smetto vengono rigirate da una diversa prospettiva. In cambio della fedina penale “pulita”, i ricercatori dovranno trovare trenta smurt drugs in circolazione, interromperne la produzione e permettere alla polizia di inserirle nella lista delle sostanze illegali. Ma per portare a termine la produzione il gruppo necessita di essere rafforzato: entrano nella banda un avvocato (Rosario Lisma) e due “cervelli in fuga”: l’ingegnere Lucio Napoli (Giampaolo Morelli) e l’anatomista Giulio Bolle (Marco Bonini).
Smetto quando voglio – Masterclass è un film in cui la “comedy” viene spesso affidata a lunghe scene costituite da una raffica di battute che travolgono lo spettatore (a volte in modo un po’ esagerato, con qualche situazione scontata da sceneggiato televisivo), ma nel quale l’ago della bilancia pende molto più decisamente verso l’action movie. Non mancano infatti inseguimenti per le strade romane, risse, fughe e persino una lotta mozzafiato su un treno in corsa, tutte azioni sostenute da una corposa selezione musicale che prorompe frequentemente in primo piano. Lo spettatore viene così travolto una seconda volta, ma ora attraverso un vortice citazionistico che rimanda direttamente ai riferimenti principali del film, da Ritorno al futuro a Ghostbusters e Indiana Jones, con un piglio ironico e autoironico tipico di molti blockbuster contemporanei.
Si tratta certamente di un’operazione commerciale, ma in questo caso le motivazioni economiche si fondono con una volontà poetica che intende riecheggiare la serialità di tante pellicole mainstream, oltre che quella televisiva. Il film di Sibilia è un’opera postmoderna, inedita all’interno del panorama cinematografico italiano, che ha se non altro il merito di ricercare un respiro un po’ meno provinciale proprio di tante commedie nostrane.

Michele Conchedda

Smetto quando voglio – Masterclass

Regia: Sydney Sibilia, Sceneggiatura: Sydney Sibilia, Francesca Manieri, Luigi Di Capua. Fotografia: Vladan Radovic. Montaggio: Gianni Vezzosi. Interpreti: Edoardo Leo, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti, Marco Bonini, Rosario Lisma, Giampaolo Morelli, Luigi Lo Cascio, Greta Scarano, Valeria Solarino. Origine: Italia. Durata: 118′.

https://www.youtube.com/watch?v=RR6d72Ko_QU

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