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Debbie dopo Carrie: se fosse un film…

debbie-reynolds-e-carrie-fisherNeanche il tempo di asciugarsi le lacrime per la prematura dipartita di Carrie Fisher, che Hollywood piange, a pochi giorni dalla chiusura di un anno funesto, la morte di Debbie Reynolds, stroncata da un ictus, proprio mentre organizzava il funerale della figlia Carrie. Una simmetria che sembra fatta apposta per alimentare il mito di Hollywood, che non è mai stato solo cinema e film, ma anche racconto di vite fuori dall’ordinario, a volte esagerate, sicuramente affascinanti. Questa è la storia di una madre che muore dal dolore per la scomparsa di una figlia. Lei è Debbie, la ballerina, la cantante, l’attrice che esplose recitando nel film Singin’ in the Rain diretto da Gene Kelly e Stanley Donen. Una luce splendente,gty_elizabeth_taylor_debbie_reynolds una bellezza rara. Nei colorati anni 50, fino all’inizio degli anni 60, aveva già lavorato con i maggiori interpreti del musical e della commedia brillante statunitense: Edwards, Marshall, Taurog, Minnelli.
I due figli Carrie e Todd furono concepiti con il cantante Eddie Fisher, a cui fu sposata dal 1955 e da cui divorziò nel 1959, quando lui si legò sentimentalmente all’amica Liz Taylor. Poi iniziò i figli al mestiere dell’attore, in particolare Carrie, che sentirà il peso di una madre prima stella inarrivabile.
Adesso che Carrie e Debbie se ne sono andate, verrebbe voglia di rivedere Cartoline dall’inferno, film diretto nel 1990 da Mike Nichols e ispirato al libro autobiografico di Carrie (Postcards from the Edge): storia di un rapporto difficile tra un’attrice in declino, interpretata da Shirley MacLaine, e la figlia anch’essa attrice e con problemi di dipendenza da droghe (interpretata da Meryl Streep). Hollywood cambia le vite degli attori, le porta sullo schermo, interferisce con la vita reale, fino a quando la vita stessa diventa definitivamente materia da film.

@redazione

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