Udine Far East 2014

Far East Film Festival Udine 2014 – 25 aprile

far eastGiornata di apertura entusiasmante oggi 25 aprile per la sedicesima edizione del Far East. Ricchissimo red carpet al Teatro Giovanni da Udine, sede unica delle proiezioni del festival come sempre colorata ed affollata: presenti in sala il regista del film di apertura Aberdeen PANG Ho-cheung, il maestro dell’action movie hongkonghese Dante Lam, l’attrice giapponese Shima Miyuki protagonista del film notturno Fuku-chan of fukufuku flatsFruit CHAN e il vincitore dell’ultimo Orso d’Oro a Berlino DIAO Yinan. Il festival aveva avviato le proiezioni già nel pomeriggio con il primo capolavoro restaurato: Manila in the claws of light di Lino Brocka.

Manila in the claws of light 

Lino Brocka è indiscutibilmente il regista più famoso filippino di sempre, capace di rivoluzionare il cinema filippino nei primi anni settanta facendo irrompere il realismo in una cinematografia filippina fortemente influenzata dallo stile hollywoodiano anni 50. Il film, racconto del destino di un giovane catturato dalla ragnatela di Manila che alla fine deve ricorrere alla violenza quando non c’è altra soluzione e il suo amore è morto,  è l’esempio perfetto del melodramma sociale, racconto crudo della vita del sottoproletariato nelle Filippine del regime di Marcos. Un contesto urbano che non lascia spazio a nessun sogno e dove la solidarietà tra lavoratori è l’unica possibilità di sopravvivenza per questi disperati.

Unbeatable 

unbeatableDante Lam è uno dei più celebri registi di Hong Kong, svariate volte campione d’incassi in patria. Con Unbeatable Lam miscela con sapienza dramma, racconto edificante e ottimo cinema pugilistico. Un dramma basato su tre anime tormentate che vivono a Macao: l’ex pugile Ching Fai (Nick Cheung), il giovane oppresso Lin Siqi (Eddie Peng) e la madre single Gwen (Mei Ting). Oltre all’ottimo intreccio delle tre vicende che coinvolge lo spettatore in un crescendo di sfighe e redenzioni, il film contiene poderose scene di combattimento con arti marziali miste che rappresentano uno dei principali motivi di attrazione del film: calci, pugni, prese a terre e immancabili sequenze di allenamenti in spiaggia, in palestra ed ovviamente per le strade di una Macao perfettamente fotografata. Colonna sonora iper tamarra con due versioni di The Sound of Silence di Simon & Garfunkel una più brutta dell’altra. Ma a Dante perdoniamo tutto visto il risultato finale: due ore di grande cinema sportivo.

Aberdeen 

aberdeenPrime time del festival dedicato alla prima internazionale di Aberdeen di PANG Ho-cheung, nome conosciuto ai frequentatori del Far East che ha presentato ad Udine tutta la filmografia del giovane regista dal suo divertentissimo lungometraggio d’esordio You shoot, I shoot. Memorabile la presentazione nel 2005 di Beyond Our Ken alla presenza della cantante Gianna Nannini (il regista aveva inserito il brano Amandoti nella colonna sonora). Dopo le sue escursioni nelle forme più lubriche del cinema, che lo hanno portato a dirigere Vulgaria grande successo osé del 2012, Pang Ho-cheung torna alla commedia drammatica raffinata con Aberdeen. Il suo nuovo film, incentrato su una piccola famiglia di Hong Kong alle prese con quotidiani problemi, è visivamente impressionante grazie alle tante stravaganti sequenze: panoramiche della città realizzate con modellini di cartone, un ramarro godzilliano che si aggira nei sogni di una bambina, una balena spiaggiata ed una bomba inesplosa metafora esplicita di tutti i segreti con cui i personaggi devono dolorosamente convivere. Aberdeen purtroppo perde forza nel finale dove tutte le tensioni tra i membri della famiglia si sciolgono troppo velocemente attraverso una schematica e rassicurante elaborazione dei fantasmi del passato. 

da Udine, Massimo Lazzaroni

Topics
Vedi altro

Articoli correlati

Back to top button
Close