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No Other Land

Premiato alla Berlinale e agli EFA (European Film Awards) come Miglior Documentario arriva anche al cinema No Other Land, un film fondamentale per il racconto politico contemporaneo, realizzato da un collettivo palestinese-israeliano di quattro giovani attivisti dal 2019 fino ad oggi, durante i tempi più bui e spaventosi dell’occupazione israeliana della Cisgiordania.
Nato dalla collaborazione tra l’attivista palestinese Basel Adra, il fotografo e agricoltore palestinese Hamdan Ballal, l’attivista e giornalista israeliano Yuval Abraham e la direttrice della fotografia Rachel Szor, il documentario si concentra sulla comunità di attivisti di Masafar Yatta in Cisgiordania, un’area composta da venti villaggi palestinesi che rischiano di non esistere più.

Anche attraverso filmati d’archivio che vanno indietro nel tempo, il film racconta la storia di Basel Adra che combatte fin dall’infanzia l’espulsione di massa della sua comunità da parte dell’esercito israeliano. No Other Land documenta in modo impressionante lo sradicamento dei villaggi, dove i soldati schierati dal governo israeliano stanno gradualmente demolendo le case e scacciando i residenti per permettere l’arrivo dei coloni e così “allargare” militarmente lo stato di Israele.
Nel film le armi di distruzione e quelle di creazione coesistono: infatti vediamo i fucili e i bulldozer dei soldati israeliani che sono puntati contro le telecamere e i telefoni dei palestinesi, che documentano le violenze. Il documentario si concentra sull’atto di testimoniare come gesto di continua resistenza. È l’unico modo di far conoscere quel che succede e così provare a sopravvivere, lo dicono chiaramente Basel e la sua famiglia.

No Other Land, oltre che la famiglia di Basel, racconta il rapporto con Yuval, un giornalista israeliano, che lo sostiene nei suoi sforzi di documentazione della violenza subita. Si sviluppa così un’improbabile alleanza tra le due parti della barricata, ma il rapporto tra i due è spesso messo a dura prova dall’enorme disuguaglianza che c’è tra le loro vite: Basel vive sotto l’occupazione militare, sotto costante sorveglianza, e non può lasciare la regione, mentre Yuval è libero di viaggiare e tornare nei territori israeliani dopo una giornata di riprese. Il film diventa così un atto di resistenza creativa contro l’aggressione che fa ovviamente arrabbiare, ma che cerca una possibile via verso l’uguaglianza e la giustizia.
Il film esce al cinema dal 16 gennaio con Wanted Cinema, anche con il patrocinio di Amnesty International Italia. Inutile dire che è uno di quei film importanti da vedere e condividere per far capire come la violenza e la furia israeliana stia massacrando un popolo.

Claudio Casazza

No Other Land

Regia: Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham, Rachel Szor. Sceneggiatura: Yuval Abraham, Basel Adra, Hamdan Ballal, Rachel Szor. Fotografia: Rachel Szor. Montaggio: Yuval Abraham, Basel Adra, Hamdan Ballal, Rachel Szor. Musiche: Julius Pollux Rothlaender. Origine: Palestina/Norvegia, 2024. Durata: 92′.

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