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Berlinale 70: immagini e suggestioni – Parte 3

Ultimo giorno a Berlino con "Mugge & vejfesten"

GIORNO 4

Ultimo giorno di questa breve permanenza a Berlino.
La mia tristezza prende forma nelle strade bagnate dalla pioggia e il cielo totalmente grigio. Mi aspetta il mio ultimo film: l’animazione danese Mugge & vejfesten di Anders Morgenthaler e Mikael Wulff.
Nonostante il tempo avverso, anche questa mattina scelgo di dirigermi verso il Cinema Urania a piedi, attraversando i tanti parchi e zone verdi che si alternano nella città. La pioggia sembra non scoraggiare minimamente i tedeschi che continuano le loro attività andando allegramente in bici con la famiglia o portando a spasso il cane. Dopo una buona mezz’ora arrivo alle porte del cinema e qui la sopresa… La hall è completamente invasa da bambini saltellanti, accompagnati dai genitori. C’è aria di festa nel cinema, uno spettacolo che non mi era ancora capitato di vedere durante le esperienze festivaliere passate e che qui sembra essere la normalità. Entrati nella sala i bambini scalpitano sulle poltrone in attesa dell’inizio dello spettacolo. Si spengono le luci. Silenzio…
Il film racconta la storia di Monty, un ragazzino super positivo per la vita, che abita in un eccentrico quartiere popolato da personaggi bizzarri, frutto di stereotipi diffusi: abbiamo l’hippie (papà di Monty), l’artista matto, i gemelli malefici, il vecchio guardone, il culturista narcisista, gli alieni antropomorfi, i nudisti che fanno parkour e chi più ne ha più ne metta. La vita di Monty prende improvvisamente una brutta piega quando la sua miglior amica lo evita perché si ritiene ormai troppo cresciuta per giocare con lui, la mamma si innamora del suo personal trainer e suo papà cade in depressione. Riuscirà il piccolo bambino dai capelli viola a riportare la situazione alla normalità? I dialoghi sono proposti in lingua originale con un formidabile doppiaggio live in lingua tedesca, effettuato da una doppiatrice professionista. Una soluzione intelligente ed economica. La sala si anima fin da subito di grosse risate tra grandi e piccini dettate dall’umorismo bizzarro e sconnesso del film che si allontana da qualsiasi canone tradizionale di comicità. Le situazioni presentate sono al limite dell’assurdo e proprio per questo stupiscono e strappano un sorriso ai presenti di tutte le età. Nella sua totale assurdità, il film riesce a svelare le debolezze e la complessità dei rapporti di coppia e, in modo più ampio delle relazioni umane, con particolare accento per le differenze tra gli individui. In questo modo, Mugge si rivela una valida alternativa all’animazione americana più diffusa di stampo Disney,  riuscendo a intrattenere, divertire e riflettere persone di ogni età. Durante i titoli di coda standing ovation e forti applausi per gli autori presenti in sala. Ed è qui che assisto alla magia… i più piccoli si mettono in fila davanti al microfono per interpellare i due registi e dar sfogo ad ogni loro curiosità. Le domande sono delle più disparate e contengono un’attenzione a dettagli e particolari che solo un bambino, col suo sguardo attento e mente libera da preconcetti, può formulare. A chiusura dell’evento, Anders e Mikael si rendono ulteriormente disponibili per rilasciare un autografo ai bimbi nella hall del cinema. L’atmosfera è quasi surreale, i due sembrano essere tornati anch’essi bambini e man mano la flotta di bambini felici si dirige verso le porte di uscita.
Ora, non mi resta che deliziarmi con un enorme Kebab, una vera specialità qui a Berlino, prima di ritornare in Italia, che mi dicono essere in preda a un’invasione zombie o qualcosa di simile…

Da Berlino, Samuele P. Perrotta
Foto di Samuele P. Perrotta e Costanza Gorick

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