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La profezia del male: la nostra recensione

La prima domanda che ci si pone alla fine (ma anche durante) La profezia del male è: “perché?”. È una domanda profondamente sbagliata, soprattutto per chi, come il sottoscritto, deve poi scrivere un pezzo rispetto al film. Non ci si dovrebbe mai porre il quesito e il motivo è molto semplice: è una domanda che non porta da nessuna parte, quando si parla di film è sempre importante ragionare sul come un film lavora rispetto al linguaggio cinematografico, è quella la parte interessante del riflettere sulla settima arte. Eppure, questa volta, il film è talmente sconclusionato che diventa davvero arduo non uscire perplessi dalla sala. 

 

Il problema non è neanche la regia – piatta, ma di certo non ci si può aspettare Cassavetes – o la sceneggiatura – che sembra scritta da ChatGPT, ma di certo non ci si può aspettare Kaufman – o le interpretazioni – del tutto dimenticabili, ma di certo non ci si può aspettare Sussurri e grida – ma tutto l’insieme degli elementi filmici. La profezia del male non ci prova neanche, mette in scena una serie di stereotipi horror che erano già vecchi negli anni ‘90 ed è del tutto incapace di mescolarli, giocarci su oppure ribaltarli. Tutto procede nel modo più prevedibile possibile, ma il difetto principale è un altro: il film non fa mai paura. Il duo di registi Spenser Cohen e Anna Halberg non sembra proprio a suo agio con i tempi del genere horror, intervallando momenti in cui per minuti non succede nulla ad altri in cui il film accelera in modo incomprensibile collezionando scene horror una dietro l’altra, con il triste risultato di annoiare terribilmente. Non c’è nemmeno il divertimento dello splatter poiché il film ha come target principale gli adolescenti, per cui scordatevi gli horror moderni in stile Terrifier che regalano un po’ di truculenza certamente gratuita ma così esagerata da risultare intrattenente (per gli appassionati del genere, ça va sans dire). 

Più sbadigli che spaventi, insomma. Un film che sfiora tematiche per poi non approfondirne nemmeno una (lutto, amicizia, fine di un amore, destino, occulto) e in un panorama mondiale in cui anche l’horror per ragazzi ha mostrato nuove vie per rielaborare i suoi topos narrativi (Talk to me docet) questo film sembra davvero dimenticabile e svogliato.
Questo genere negli ultimi anni ha offerto decisamente di meglio, La profezia del male purtroppo fa fare un passo indietro al cinema horror.

La profezia del male

Regia: Spenser Cohen e Anna Halberg. Sceneggiatura: Spenser Cohen, Anna Halberge Nicholas Adams. Fotografia: Elie Smolkin. Montaggio: Tom Elkins. Interpreti: Harriet Slater, Adain Bradley, Avantika Vandanapu, Jacob Batalon, Olwen Fouere. Origine: USA, 2024. Durata: 92′.

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