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My Italian Secret – Gli eroi dimenticati

Film e documentari che narrano la persecuzione degli ebrei durante il nazi fascismo se ne sono visti tanti, più o meno interessanti, più o meno cruenti, sempre profondamente dolorosi. L’idea di trovare al cinema un nuovo, ennesimo, documentario che racconta quella tragedia potrebbe risultare faticosa da digerire, soprattutto per il timore di trovarsi di fronte a qualcosa di già visto.
my-italian-secretE’ proprio con questo timore che ci si avvicina alla visione del nuovo documentario di Oren Jacoby, presentato proprio in questi giorni al Festival Internazionale del Film di Roma. My Italian Secret racconta le storie di uomini e donne per i quali noi italiani dovremmo essere enormemente orgogliosi. Persone che hanno rischiato la vita, e sono morte, per salvare altre vite umane. Persone per lo più invisibili alla Storia ma la cui memoria dovrebbe essere parte del nostro patrimonio culturale e sociale.
Durante la seconda guerra mondiale, ed in particolare subito dopo l’emanazione delle sciagurate leggi razziali, in Italia si è sviluppata una rete di solidarietà e di aiuto che è stata in grado di salvare la vita alla maggior parte degli ebrei presenti sul nostro territorio. Il documentario presenta alcuni dei protagonisti di questo miracolo, o meglio, presenta le storie di coloro che all’epoca erano ancora piccoli e che, grazie al coraggio di questi eroi dimenticati, hanno potuto scappare dall’Italia e sopravvivere allo sterminio nazista. L’elemento più sorprendente è constatare come tale riconoscimento di valore non provenga dal nostro interno, da un regista italiano, ma dagli Stati Uniti. Chi ci fa sentire orgogliosi di essere italiani non è un italiano. Le persone salvate, che narrano la loro storia, non sono italiane. Loro tornano in Italia per incontrare gli eroi che li hanno salvati, o i loro eredi.

BARTALIUno degli eroi di cui si raccontano le gesta non è stato un uomo qualunque. Gino Bartali è l’orgoglio del ciclismo italiano nel mondo. Nel 1938 vinse il Tour de France. E’ tuttora considerato uno tra i migliori ciclisti mai esistiti. Ma Gino Bartali non era un uomo come gli altri. Non si limitava a correre in bicicletta. Lui percorreva in lungo e in largo l’intera Toscana portando dentro la canna delle bici su cui pedalava informazioni e carte d’identità false che hanno permesso di salvare centinaia e centinaia di persone. Lui apparteneva ad una fittissima rete clandestina di attivisti che si organizzarono e riuscirono a far scappare migliaia di persone. Una rete complessa, fatta di uomini e donne, monasteri, suore e frati, civili e partigiani, tutti insieme a lottare per salvare la vita di altri uomini e donne.
E’ questo lo sguardo originale che ci dona il documentario. Si è parlato spesso della lotta di Resistenza partigiana. Una lotta meravigliosa e coraggiosa, ma il racconto di quella ha reso più evanescente quest’altra Resistenza, che ha avuto enormi meriti e che è stata combattuta da persone egualmente valorose. Un documentario, dunque, che oltre ad essere ben girato e curato in modo formalmente ineccepibile, ci regala un punto di vista nuovo e ci fa essere, per una volta, orgogliosi di essere italiani.

Alessandro Barbero

My Italian Secret – Gli eroi dimenticati

Regia e sceneggiatura: Oren Jacoby. Fotografia: Bob Richman. Montaggio: Deborah Peretz. Un documentario con: Andrea Bartali, Pietro Borromeo, Gaia Servadio, Charlotte Hauptman, Piero Terracina, Ursula Korn Selig e la voce narrante di Isabella Rossellini. Origine: USA, 2014. Durata: 92′.

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