Venezia 2013

Venezia70: Terrorismo ambientale da Red Carpet

Nell’affollato programma veneziano in cui si sovrappongono concorsi e focus, omaggi e dibattiti, spiccano The Canyons di Paul Schrader, l’appassionato documentario di Guadagnino e Fasano Bertolucci on Bertolucci (che setacciano 300 ore di materiali video provenienti dagli archivi di mezzo mondo per restituire la statura intellettuale del maestro) e, naturalmente, il Concorso Internazionale che vede Stephen Frears sotto i riflettori con il problematico Philomena, film scritto e girato magistralmente, che ha scaldato pubblico e critica. Ma il cartellone di sabato 31 agosto offriva altre due opere di qualità per temi ed estetica: Night Moves di Kelly Reichardt Child of God di James Franco.

@redazione

Terrorismo ambientale da Red Carpet

Ricchi di ideali i giovani della nuova Nuova Hollywood che avanza, la baby-prodigio Dakota Fanning (La guerra dei mondi) e  Jesse Eisenberg, il night_movesvolto del famoso fondatore di Facebook in The Social Network, sono gli interpreti del film in concorso Night Moves e come infiammati terroristi ambientali li vediamo freddi e calcolatori nel portare a termine il loro piano eversivo: far saltare una diga idroelettrica, emblema del processo di intensa industrializzazione annientatrice di risorse planetarie. La regista Kelly Reichardt ci mette di fronte a un terribile quesito morale: è lecito usare mezzi illegali come armi di protesta per raggiungere fini legittimi che poggiano su sani principi?
I protagonisti, radicali difensori della causa, non temono conseguenze fino a che qualcosa non andrà storto e i sensi di colpa travolgeranno le loro vite portandoli ad un tragico epilogo.
Nel mondo occidentale il sistema di meccanicizzazione ha travolto tutto e preme urgente l’esigenza di cambiare le cose, ma in che modo? È forse troppo tardi?

da Venezia, Jenny Rosmini

Un figlio di Dio

È una straordinaria partecipazione quella di Scott Haze, meritevole della Coppa Volpi, nel film capolavoro di James Franco Child of God. Un figlio di Dio senza Dio, un figlio di nessuno, abbandonato a se stesso. Travolto dal suicidio child of goddel padre che s’impiccò quando aveva appena 10 anni e dalla conseguente sparizione della madre, eventi che inevitabilmente hanno condotto Lester Ballard (Haze) a vivere nell’isolazionismo, incurante delle regole imposte dalla società civilizzata. Una società pronta ad additarlo come capro espiatorio per crimini commessi da altri, trasformandolo a poco a poco nel mostro che la comunità ha contribuito a formare.
La pellicola, tratta fedelmente dall’omonimo romanzo di Cormac Mc Carty, è un’incursione nella mente disturbata del protagonista, resa ancora più intrigante dalla presenza continua di una voice over che narra alcuni aneddoti della sua triste esistenza. Lo stile crudo e minimalista del “plurimpegnato” James Franco, è un pugno allo stomaco che sa raccontare, con toni equilibrati, una maniacale ricerca di umanità, attraversata da perversioni e psicosi.

da Venezia, Ernesto Brusati

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