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Cosa si nasconde Dietro i candelabri

Wladziu Valentino Liberace è il talento coltivato sul pianoforte. Dice di essere stato il primo ad averci posizionato un candelabro. Eccentricità. Siamo oltre gli anni ’60, quando la fama indiscussa dello showman è riuscita a nascondere, per tutta una vita, le sue stesse malattie: quella dei soldi, dell’ego e anche il virus dell’HIV. Tutte dietro a quel candelabro.
Soderbergh racconta l’intimità omosessuale di due storici amanti dello showbiz, Liberace e Scott Thorson. 
Cala la vicenda nel contesto storico ma 110613_BehindTheCandelabralegge tutto con la mentalità moderna, non senza ritocchi cinematografici anni ’70. La prima sensazione? Ci si sente più in imbarazzo per il lusso sfrenato della casa dell’artista che per i suoi sfacciati intrighi amorosi.

Per quanto Liberace (un estroverso Michael Douglas) sia la superstar e il detentore del significato di una biografia così paiettata, Scott (Matt Damon), è l’ombroso e introverso toyboy, il personaggio nel quale identificarsi.

La figura di Liberace parla fin troppo chiaramente attraverso la sfarzosa messa in scena. Liberace sa che Scott è un libro dalle pagine bianche. Può essere riscritta tutta la sua storia, già imperfetta nelle ragioni famigliari. Lo assorbe nel suo ego e lo annulla nelle volontà, persino nei tratti somatici. Scott accetta, con riserva, un ritocco chirurgico per assomigliare al compagno, che non a caso propone l’intervento su modello di un ritratto di gioventù. Scott espone il dubbio all’amico Bob, il cupido dalle frecce dorate. In quel momento è intrappolato, nell’inquadratura, tra il confessore e le macchine sportive, simbolo della vita benestante. La scelta quindi è chiara: accettare e rimanere alle condizioni, o uscire dai giochi e dimenticare tutto per sempre.

Liberace compra la sua anima con regali costosi, lo plasma a sua immagine e somiglianza, e ne stimola anche la sua rovina. Sono gelosi amanti, ma decidono di donarsi l’un l’altro anche come padre e figlio. behind-the-candelabra1Il che rende ancora più confusi i sentimenti di Scott, che perde completamente la ragione fino ad un uso sconsiderato di cocaina. La droga si rivela l’unico incentivo per sopportare la frustrazione dell’annullamento, e diventa poi la scusa per chiudere la relazione ormai consumata.

Scott sostiene con fatica la scena sul palco della vita privata di Liberace. Ne è un riflesso, che presto svanisce.

Poi i Funerali privati di Liberace nel cuore di Scott. Amerà per sempre la sua gloria. Liberace è, anche oltre la morte, quello che lui non è mai potuto essere: la star.

Giulia Peruzzotti

Dietro i candelabri
Regia: Steven Soderbergh. Sceneggiatura: Richard Lagravenese. Fotografia: Peter Andrews. Montaggio: Mary Ann Bernard. Interpreti: Michael Douglas, Matt Damon, Debbie Reynolds, Dan Aykroyd, Scott Bakula. Origine: USA. Durata: 118’.

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