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Cronache dal Pordenone Docs Fest 2022 #1

Si apre la XV edizione con "Ascension"

 Pordenone Docs Fest- Day #1

Il 6 aprile si è aperta la XV edizione del Pordenone Docs Fest, il festival che porta in città il meglio del cinema del reale fino al 10 aprile. L’iniziativa è organizzata dall’associazione CinemaZero e prevede anteprime nazionali, documentari dai più importanti festival mondiali, retrospettive, workshop, cineconcerti e incontri con gli autori.

Quella di quest’anno è un’edizione che valorizza le donne, in maggioranza tra registe, scrittrici, giornaliste fra cui Alina Gorlova, Lijia Zhang e Chiara Lico. A capo della giuria abbiamo un nome d’eccezione, il romanziere, drammaturgo e sceneggiatore britannico Hanif Kureishi. Due le retrospettive in programma: da una parte il futuro incerto di Venezia con le sue lotte e contraddizioni e dall’altra lo scardinamento del mito “italiani brava gente” con documentari che rievocano i lati oscuri della storia del popolo italiano, spesso finiti nel dimenticatoio.
Un omaggio speciale ad Alina Gorlova, giovane regista e montatrice ucraina, che avrebbe dovuto essere parte della giuria del festival ma ha coraggiosamente deciso di restare a Kiev, la sua città, per sostenere con una raccolta fondi la popolazione locale in questi terribili giorni di scontri e bombardamenti. Tra le sue opere ad essere presentare abbiamo: This rain will never stop (2020) e No obvious signs (2018).

Diverse le anteprime nazionali, tra cui segnaliamo: il nominato agli oscar Ascension (Jessica Kingdon, 2021), la storia dimenticata di migliaia di profughi dopo la terribile alluvione del Polesine in Po (Andrea Segre e Gian Antonio Stella, 2022) e un racconto della realtà delle proteste di Hong Kong con Revolution of our times (Kiwi Chow, 2021). In esclusiva per il festival, verrà presentato il rough cut della produzione decennale Things we said today, documentario sul celebre tour nordamericano dei Beatles ad opera di Andrei Ujica.
Ad aprire le danze in prima serata abbiamo la proiezione del documentario Ascension, riflessione per immagini della spinta capitalista che sta vivendo la Repubblica Popolare Cinese. La Kingdon ritrae le vittime del “sogno cinese”, una promessa di felicità illusoria basata sul lavoro duro: dai lavoratori alienati dal lavoro in fabbrica sottopagato, ai nuovi influencer rappresentanti della fan economy, fino all’élite completamente votata al godimento sensoriale e a una vita all’insegna dell’edonismo. Un poema visivo che lascia attoniti davanti alle contraddizioni di un Paese che lotta per contendersi il ruolo di prima potenza mondiale. Così, come una profezia, le parole in poesia di Zheng Ze, nonno della regista, divengono realtà: “I ascend… to find that everywhere is already razed”.

Da Pordenone, Samuele P. Perrotta
Fotografie originali dell’autore
Foto in copertina di ©CinemaZero

 

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