Udine Far East 2014

Far East Film 16 dal 25 aprile al 3 maggio 2014

udine_feff-16Arrivano da Udine le prime informazioni relative al programma del Far East Film Festival. Annunciato infatti il film di chiusura della sedicesima edizione: Thermae Romae 2. Proprio il grande festival udinese, due anni fa, aveva presentato il cult di Takeuchi Hideki, scatenando l’entusiasmo del popolo fareastiano, e adesso, appunto, quell’entusiasmo sta per essere pienamente ripagato. Tratto dal manga di Yamazaki Mari, conosciutissimo anche in Italia e pubblicato da Star Comics, il primo Thermae Romae narra le gesta di Lucius Modestus (il divo nipponico Abe Hiroshi, assolutamente perfetto per il ruolo): un aitante architetto dell’Antica Roma che si ritrova catapultato nel Giappone contemporaneo. Il film, girato a Cinecittà e nei dintorni della Capitale, pullula di comparse italiane e, qui e là, fa ricorso all’uso del Latino (qualche prof impugnerà la penna rossa) e ad arie d’opera (tra cui la Marcia trionfale dell’Aida). La sceneggiatura accumula gag su gag, sfruttando con invidiabile creatività l’artificio del viaggio nel tempo, e i miracoli digitali fanno il resto, assieme ai vari set romani e all’accuratezza dell’intera operazione.

The Midnight After

Uno dei punti chiave della rassegna sarà quest’anno la stretta connessione con Hong Kong. Una connessione artistica e culturale che si rinnova felicemente di anno in anno, certo, ma questa volta è il suo stesso significato ad avere una sfumatura diversa: a 16 anni dalla riunificazione con la Cina, infatti, l’ex colonia britannica non è mai stata così orgogliosamente hongkonghese. Hong Kong calling, insomma, e il grande festival udinese è prontissimo a raccogliere la chiamata: tra gli ospiti d’onore ci sarà mister Fruit Chan, il più indie dei registi from HK, e presenterà al pubblico il suo ultimo geniale lavoro cinematografico The Midnight After (il talk di approfondimento, poi, vedrà impegnato Marco Müller grande conoscitore del cinema di Fruit Chan). Un’eccentrica e assurda commedia horror-surreale che racconta, metaforicamente, la grande ossessione di Hong Kong per la “data di scadenza”. Ossessione connaturata alla sua paura di scomparire.

Il FEFF di Udine dal 25 aprile al 3 maggio offrirà 60 titoli della migliore produzione popolare asiatica: dai blockbuster polverizza-botteghino ai futuri cult movie, passando (come sempre) per gli outsider degni di scommessa. 10 differenti realtà (Hong Kong, Cina, Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Malesia, Indonesia, Filippine, Singapore, Taiwan) per uno sguardo ampio e curioso: quello degli organizzatori, che sorveglia il perimetro qualitativo senza discriminazioni artistiche, e quello degli spettatori, che desidera spaziare e perdersi… lontano dall’Occidente.

Il trailer del festival è firmato da Matteo Oleotto, regista di Zoran, il mio nipote scemo.

 

Massimo Lazzaroni

 

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