RecensioniSlider

Kill your darlings, uccidi le aspettative

Kill your darlings, primo lungometraggio diretto da John Krokidas, si rivela un’opera sommariamente debole ma dal titolo efficace. Quest’ultimo é preso in prestito dall’ammonito Faulkneriano “In writing, you must kill your darlings.”. L’espressione chiedeva agli scrittori di distaccarsi dalle facili ed istintive scelte di scrittura, in favore di un lessico più chiaro al pubblico lettore. Due chiavi di lettura in relazione al film sono insite nel titolo. Si anticipa, nella sua lettura più sommaria, la crudele vicenda motore della storia. In secondo luogo Allen infrange la rigida regola della Columbia University: rifiuta l’applicazione del classico nella produzione letteraria, pratica prediletta da un corpo docenti conservatore.
Siamo nel 1940, il mondo é in guerra. Ma quella impegnata sotto le bombe non é l’America dei nostri protagonisti. Allen Ginsberg (Daniel Radcliffe ) è un diciassettenne figlio di un poeta fallito e, come già anticipato, viene accettato alla Columbia University.Kill your darlings Lì incontra Lucien Carr, accattivante compagno di scuola e primo amore di Allen, che lo introdurrà ai futuri scrittori rivoluzionari newyorkesi: Jack Kerouac e William Burroughs. É il momento che precede l’avvio delle loro carriere letterarie. Sono giovani e pronti alla rivoluzione culturale.
La tensione verso nuove esperienze – riassunta nel trinomio libri, droghe, e amori – intreccerà il destino dei protagonisti in un omicidio. Pochi conoscono questa vicenda che accomuna i famosi poeti della Beat Generation. Nella loro vita fu un vero e proprio momento di svolta. Segretamente documentato da tutti loro, fu ciò che li convinse a fare della propria passione un lavoro. Diventarono così alcuni fra  gli scrittori americani più importanti  e carismatici dell’ultimo secolo.
Il debutto nella rinomata università si rivela per Ginsberg terreno di concretizzazione di una personalità già formata. Non é un percorso consacrato alla scoperta di sé – come la giovane età del protagonista richiederebbe. Infatti Allen posa subito gli occhi sulla zona di New York che potrebbe regalargli la sua prima esperienza omosessuale. Gusti culturali, emozioni, sessualità sono, a mio parere, solo confermati dalle amicizie che Ginsberg coltiva liberamente in quel periodo.

La sensazione più forte è quella che il risultato filmico sia in bilico tra un classico Hollywoodiano fra i banchi di scuola e un prodotto indipendente. Lo si nota subito dal commento musicale, diviso fra una smielata composizione per pianoforte contrapposta al Daniel Radcliffeminimalismo musicale attualmente di moda.
A tratti il tentativo di applicazione di un nuovo linguaggio filmico. Nel montaggio la macrostruttura è in realtà uno schema di sceneggiatura stampato su immagini. Subito dopo la sperimentazione vengono tirate le redini della sceneggiatura per evitare che ci si perda. Strano per Krokidas, che dovrebbe conoscere a fondo i segreti della scrittura per il cinema – nel recente passato lavora come sceneggiatore per gli Universal Studios e Miramax, solo per citare i più rilevanti.
Incerta anche la valutazione fotografica: moltissimi fuori fuoco. Soprattutto nel crescendo emozionale, che sfocia in un tradizionale “patetico” primo piano di Allen, il fuoco arriva e decade subito su se stesso. Queste imprecisioni non permettono di apprezzare ricercati tagli di inquadratura. E poi le buie biblioteche dai neri bruciati..
Forse andrebbe approfondito il tema del low budget per questa produzione. Nonostante tutto, mi sento di consigliare una prima o una seconda visione. La scelta del tema incuriosisce non solo i Beat Generation addicted, stimola la curiosità nei confronti di questi scrittori così famosi. Rimane poi da valutare lo sforzo di Daniel Radcliffe – ancora molto debole – di spogliarsi delle caratteristiche impresse su di lui nell’interpretazione di Harry Potter.
Forse, aggiustando il tiro, Krokidas potrà comunque ancora sorprenderci.

Giulia Peruzzotti

Kill your darlings

Regia: John Krokidas. Sceneggiatura: Austin Bunn, John Krokidas. Interpreti: Dane De Haan, Daniel Radcliffe, Ben Foster, Michael C. Hall, Elizabeth Olsen, Jennifer Jason Leigh. Origine: Usa, 2013. Durata: 104′.

Topics
Vedi altro

Articoli correlati

Back to top button
Close