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La Sud Corea conquista l’America

Parasite convince l'Academy e porta in Corea gli Oscar che contano

Ce lo auguravamo, una notte degli Oscar che guarda davvero al cinema, fuori dagli schematismi e dalle ragioni del mercato per premiare un film, che avrà pure una direzione verso la critica sociale tanto cara all’Academy, ma che privilegia prima di tutto la precisa comunione tra estetica e forma del racconto. Parasite vince perché è un film potente e privo di furbizie, glocal fino all’ultima inquadratura, per la capacità di essere universale partendo da uno sgabuzzino di un sottoscala a Seul, e ancora per la maestria con cui adatta stilemi tipici della cinematografia coreana a quelli occidentali (e non è una novità per Bong Joon-ho). E così non c’è 1917 che tenga, con le sue “menzogne” di regia e la spettacolarità fine a se stessa (premiati fotografia, effetti speciali e montaggio sonoro), e nemmeno Joker che tenga, la cui unica statuetta importante viene assegnata a chi il film lo ha elevato al rango di opera importante, da Leone d’Oro, ovvero Joaquin Phoenix. Non manca comunque l’autocelebrazione, Hollywood che premia Hollywood e la sua storia, anche quelle più tristi: Renée Zellweger, per la sua Judy, vince giustamente come miglior attrice, capace di mimetizzarsi in Judy Garland e di non sfigurare nemmeno quando canta. E poi finalmente l’Oscar ad altri due campioni che fino adesso avevano solo sfiorato l’Olimpo (se poi gli Oscar vogliono davvero dire consacrazione): Laura Dern e Brad Pitt vincono come Migliori non protagonisti nelle rispettive categorie. E ci rallegra anche vedere che nell’elenco dei premiati ci sia anche Le Mans ’66, che purtroppo da noi si è visto pochissimo ma che meriterebbe di tornare in sala.
Nessuna sorpresa purtroppo tra i film di animazione, seppur i candidati erano di tutto rispetto. Vince ancora Disney-Pixar: Toy Story 4. Mentre tra i corti animati è stato premiato il commovente Hair Love.
Tra i documentari segnaliamo il premio ad una produzione targata Michelle e Barack Obama: il film è American Factory di Steven Bognar e Julia Reichert.
Questi nel dettaglio i film premiati:

Miglior film: Parasite
Migliore regia: Bong Joon-Ho per Parasite
Migliore sceneggiatura originale: Parasite
Migliore sceneggiatura non originale: Jojo Rabbit
Miglior attore protagonista: Joaquin Phoenix per Joker
Migliore attrice protagonista: Renee Zellweger per Judy
Migliore attrice non protagonista: Laura Dern per Storia di un matrimonio
Miglior attore non protagonista: Brad Pitt per C’era una volta a… Hollywood
Migliore fotografia: Roger Deakins per 1917
Miglior montaggio: Le Mans ’66 – La grande sfida
Miglior scenografia: C’era una volta a… Hollywood
Migliori costumi: Piccole donne
Migliore colonna sonora originale: Joker
Migliore canzone originale: Rocketman
Migliore trucco e acconciatura: Bombshell
Miglior sonoro: 1917
Miglior montaggio sonoro: Le Mans ’66 – La grande sfida
Migliori effetti speciali: 1917
Migliore film d’animazione: Toy Story 4
Miglior film straniero: Parasite
Miglior documentario: American Factory

@redazione

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