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Operazione U.N.C.L.E.

uncleloc1963, Guerra Fredda. Prima scena: a Berlino Est un agente della CIA, Napoleon Solo (Henry Cavill) aiuta la bella meccanica Gaby Teller (Alicia Vikander) a sfuggire all’inseguimento dell’agente del KGB Illya Kuryakin (Armie Hammer). Tra salti funamboleschi, corse a perdifiato, inseguimenti in auto, spari e capriole, Operazione U.N.C.L.E. apre fin dal primo istante nel più travolgente dei modi. E l’adrenalina, possiamo dirlo, non abbandona lo spettatore nemmeno per un istante, nel corso dell’intera storia. La missione sembra semplice: Illya, Napoleon e Gaby devono fermare i Vinciguerra, simpatizzanti nazisti che hanno segregato il padre della ragazza, Udo (Christian Berkel), con l’obiettivo di ricevere il suo aiuto nella costruzione di una bomba atomica. Ma tra accordi intercontinentali, tradimenti, voltafaccia, missioni segrete e ancor più segrete, buoni e cattivi, buoni che si scoprono cattivi e cattivi che si riscoprono buoni, travestimenti, paesaggi amalfitani da cartolina, stereotipi muscolosi e invincibili, isole fortificate e pescherecci esplosivi, le cose si complicano non poco, anche grazie a un montaggio serrato e acrobatico che non lascia spazio a cedimenti o pause di riflessione. Insomma, Guy Ritchie non annoia di certo e dimostra per di più una rara capacità di prendersi molto poco sul serio e di strappare sempre e comunque un sorriso, se non addirittura una sonora risata. L’ironia la fa da padrone, e lo si capisce già se si pensa che il film vuol essere un remake parodistico di quella molto poco ironica Organizzazione U.N.C.L.E. trasmessa dalla NBC tra il 1964 il 1968. Vera e propria propaganda, dunque, che si trasforma nelle mani di Ritchie in una messinscena scanzonata, ma non per operazquesto meno avvincente. Tocchi di classe: l’algida perfidia di un’affascinante Elizabeth Debicki nei panni di una Victoria Vinciguerra in stile Crudelia De Mon (irriconoscibile se si pensa all’attrice che avevamo visto in Il grande Gatsby), nonché la comparsa di un brizzolato Hugh Grant nei panni di Mr. Waverly che, col suo beffardo sorriso molto british, non ha certo nulla da invidiare né alle spalle larghe del giovane sovietico, né all’eleganza maliziosa dell’eroe statunitense. Ancora una volta, tra richiami espliciti allo stile dei migliori 007 ed echi che ci ricordano alcuni passi del nostrano Sette uomini d’oro, in un’atmosfera anni ’60 inequivocabile e volutamente caricaturale, Ritchie non delude e, con un finale quanto mai ad effetto, apre alla speranza in un auspicabile sequel.

Monica Cristini

Operazione U.N.C.L.E.

Regia: Guy Ritchie. Sceneggiatura: Scott Z. Burns, Lionel Wigram, Guy Ritchie. Fotografia: John Mathieson. Montaggio: James Herbert. Interpreti: Henry Cavill, Armie Hammer, Elizabeth Debicki, Hugh Grant, Alicia Vikander. Origine: Usa, 2015. Durata: 116′.

https://www.youtube.com/watch?v=FIqy-rRXLz8

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