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David di Donatello 2020: nonostante la distanza, le emozioni non mancano

È un successo per “Il traditore”, di Marco Bellocchio

Uno studio completamente vuoto, fatta eccezione per la presenza di un tavolino su cui sono poggiate tutte le statuette del premio e di Carlo Conti, conduttore della serata. Così si apre la 65ª edizione dei David di Donatello, un’edizione unica e (si spera) irripetibile. Infatti, per via dell’emergenza Coronavirus, le premiazioni di quest’anno si sono svolte tramite collegamento a distanza. Quella di ieri è stata una serata particolare, priva dei baci e degli abbracci dei vincitori, ma comunque molto emozionante.
Un’edizione importante, che è, come ha detto Carlo Conti, “un auspicio per tornare al più presto alla nostra normalità”, perché “la nostra normalità significa andare al cinema e sognare”. Infatti “il cinema è l’arte del sogno”, ha scritto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella lettera letta in diretta. “E per ricostruire il nostro paese sarà necessario tornare a sognare e a far sognare”.
Nel corso della serata è stata inoltre espressa una grande vicinanza a tutti i lavoratori del mondo dello spettacolo, dai tecnici agli attori, i quali stanno vivendo molto duramente questo momento di crisi, e a cui è stata dedicata questa edizione particolare dei David di Donatello.
Di seguito tutti i premi così come sono stati annunciati, in un crescendo che, partito con il David alla Migliore canzone originale, ci ha portati all’assegnazione della statuetta al Miglior film.

Premio come Miglior Canzone Originale va a Antonio Diodato, con la canzone Che vita meravigliosa per il film La dea fortuna. Come Miglior Musicista, invece, è premiata L’orchestra di Piazza Vittorio per Il flauto magico di Piazza Vittorio.

Premio per il Miglior Suono va a Angelo Bonanni D’Onofrio, Mauro Eusepi e Michele Mazzucco, per il film Il primo re. Per lo stesso film vince il premio come miglior direttore della fotografia Daniele Ciprì (candidato 4 volte ai David di Donatello, e vincitore per la 2ª volta), Ciprì è stato Direttore della Fotografia anche per il film Il Primo Natale di Ficarrra e Picone, vincitore del David dello spettatore.

È invece un successo per il dietro alle quinte di Pinocchio: infatti vince come Miglior Scenografo Dimitri Capuani, come Miglior Truccatore Dalia Cooli Mark Coulier, mentre Massimo Cantini Passini vince come Miglior Costumista, e Francesco Pegoretti è premiato come Miglior acconciatore. Infine, vincono Rodolfo Migliari e Theo Demeris per i Migliori effetti Visivi.

Franca Valeri vince invece il David Speciale.

Premio come Miglior Montatore, invece, va a Francesca Calvelli, per Il traditore.
Sempre per Il traditore, vincono Ludovica Rampoldi, Valia Santella, Francesco Piccolo e Francesco La Licataper la Miglior Sceneggiatura Originale. “Questa quarantena ci ha insegnato che i film, serie, libri leniscono in parte la nostra solitudine. Quindi grazie ai creatori di storie, e a chi questa storia l’ha resa possibile”. Così Ludovica Rampoldi, in rappresentanza, ringrazia chi lavora nel mondo del cinema e dello spettacolo.

Premio per la Miglior Sceneggiatura non originale va invece a Maurizo Braucci e Pietro Marcello, per Martin Eden.

Tornando a Il traditore, vince il premio di Miglior attore non protagonista, Luigi Locascio. “La mia famiglia mi sta seguendo da casa… cioè, alla stanza accanto” dice alla telecamera, poco prima di ricevere il premio. Dopo essere stato proclamato vincitore, viene raggiunto dai figli, accorsi ad abbracciarlo. Non è mancato un suo pensiero a chi lavora nel mondo del cinema: “Spero che tutti i lavoratori non vengano dimenticati in questo periodo. Noi lavoriamo in mezzo alla folla, quindi chissà quando torneremo.”
Vince il David di Donatello come Miglior Attore protagonista, Pierfrancesco Favino, per la sua splendida interpretazione ancora nel film Il traditore. Egli ha riportato un aneddoto molto significativo per il periodo in cui stiamo vivendo: “prima del lockdown ho incontrato una signora, che mi ha fermato per dirmi di avermi visto in alcuni film. Andando via ha detto ‘torni presto a trovarci’. Voglio dirle che tutti quanti noi non vediamo l’ora di farle visita, di venirla a trovare presto. Si lavorerà giorno e notte per poterlo fare.”

Per quanto riguarda le donne, il premio di Miglior Attrice non protagonista va a Valeria Golino (candidata anche come attrice protagonista per il film Tutto il mio folle amore). Il film per cui vince è 5 è il numero perfetto.
Miglior Attrice protagonista è invece Jasmine Trinca, per La Dea Fortuna. “La famiglia è il posto del cuore e della cura.” Dichiara, riflettendo sul film. “Penso a tutte le persone che mi hanno cresciuta e si sono prese cura di me”.

Il premio come Miglior produttore va invece a Andrea Paris, Matteo Rovere, Casa di produzione Groenlandia, Gapbusters, Rai Cinema, VOO, BeTV, Roman Citizenper , per Il Primo Re.
Il premio per la Miglior regia va a Marco Bellocchio, per Il traditore. “Auguro a tutti una bellissima carriera e al cinema italiano di poter continuare a lavorare”, dichiara. “Ho 80 anni e spero per un po’ di anni di poter fare film in cui credo, che mi entusiasmino”.

Miglior regista esordiente è invece il giovane 25enne Phaim Bhuiyan, per Bangla. “Questo era un progetto che trattava dei temi mai stati raccontati.Volevo dedicare questo premio a tutti i ragazzi di Seconda generazione che stanno facendo tanti sacrifici e ringraziare all’Italia che ci ha accolto”.

Miglior documentario è Selfie di Agostino Ferrente.
Mio fratello rincorre i dinosauri è invece premiato con il David Giovani (premio la cui giuria è composta da ragazzi di quarta e quinta superiore).
Miglior Cortometraggio è Inverno di Giulio Mastromauro.
Vince Parasite come Miglior film straniero.

Infine, il vincitore del David di Donatello 2020 come Miglior film è Il traditore, di Marco Bellocchio, regista del film che ha senza dubbio conquistato la serata. “In tutta la mia carriera avevo vinto 3 David. Oggi ne ho vinti 3 in una sola serata”. Aggiunge poi che “bisogna vivere al meglio la propria vita, fare tutte le cose più belle senza perdere tempo”.

Arianna Beraldo

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