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Fratelli unici

fratelli-uniciPietro, interpretato da Raoul Bova, è un medico di successo, si è sposato giovane e ha avuto una figlia. E’ talmente dedito al lavoro che quest’ultima si sente trascurata e la moglie lo molla. Francesco (Luca Argentero) è suo fratello ed è il suo opposto. Colleziona donne una dietro l’altra e non crede nell’amore. Conduce una vita disordinata e non ha nessuna intenzione di mettere la testa a posto. Un giorno avviene un incidente in cui Pietro perde completamente la memoria, si dimentica di se stesso, del suo egocentrismo, e regredisce allo stato di un bambino. Questo evento conduce lui, suo fratello e gli altri protagonisti del film a riconsiderare se stessi e le proprie certezze.

Questa è in breve la trama di una commedia firmata dal regista Alessio Maria Federici, le cui idee e la cui carriera aiutano a farsi le giuste aspettative su questo film. Si è sempre occupato di commedie, prevalentemente come aiuto regista e, sua dichiarazione, ha “scelto di coltivare la professionalità e non l’autorialità a tutti i costi”. Ha poi lavorato nella realizzazione di spot pubblicitari in Italia e negli Stati Uniti.
Ecco, detto questo è facile capire il contenuto di un suo film. Non si cerchi originalità, più la vicenda procede e più si perdono le tracce di un qualsiasi spunto interessante, fino ad arrivare a un finale fieramente scontato. Si rinunci a immaginare l’esistenza fratelli-unicidi una qualche, sottile, critica sociale. Non che sia un obbligo, per carità, ma la sua assenza in un film del genere risalta più che in altri. Non si pretenda di vedere inquadrature particolari, mirabolanti metafore. Qui tutto ciò che si vuole raccontare è messo in scena in modo scrupoloso e attento o, come direbbe il regista, “professionale”.

Fratelli Unici è dunque una commedia che funziona a meraviglia in superficie, tempi comici e battute spiritose, attori che lavorano bene insieme, Luca Argentero in particolare bravo e ben calato nel suo ruolo.
Contemporaneamente è un film che per finanziarsi ha fatto un ricorso spregiudicato a sponsor privati, tanto da rendere la visione talvolta imbarazzante: Argentero che veste capi firmati di un’etichetta ben visibile; il nome del negozio dove lavora la ex moglie di Pietro; il progetto ecosostenibile che la figlia di Pietro presenta a scuola sostenuto da un’importante industria energetica italiana.
Non ci si dimentica di ricordare che i due marò italiani trattenuti in India devono poter rimpatriare.
E per finire in bellezza, la sigla finale mostra gli errori compiuti dagli attori durante le riprese. Una scelta che continua a strappare sorrisi, una scelta che dire furba è dire poco.
Se dunque ciò che cercate è divertimento facile e poco impegno, questo è il film che fa per voi. Chi si accontenta gode.

Alessandro Barbero

Fratelli Unici

Regia: Alessio Maria Federici. Soggetto e sceneggiatura: Luca Miniero, Elena Bucaccio. Fotografia: Fabrizio Lucci. Montaggio: Alessio Doglione. Interpreti: Raoul Bova, Luca Argentero, Carolina Crescentini, Miriam Leone, Sergio Assisi, Eleonora Gaggero, Massimo De Lorenzo. Origine: Italia, 2014. Durata: 89′.

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