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In Another Country

in-another-country-manifestoRiflettere sul Cinema e sul processo creativo che conduce un’idea a diventare una storia è un tema già affrontato da molti cineasti. E’ un discorso che apre le porte alla fantasia più libera e permette al regista di seguire le sue naturali inclinazioni narrative in modo ancora più coerente.

Il nuovo film di Hong Sang-Soo appartiene in pieno a questa categoria. Isabelle Huppert ha accettato di recitarvi a scatola chiusa, senza conoscere la sceneggiatura se non all’ultimo momento. L’attrice francese recita la parte di tre donne diverse che si trovano a vivere per qualche giorno la medesima situazione, in un paesino sperso lungo le rive del mare, in Corea. Sono tre donne che hanno una propria vicenda personale, ciascuna con il proprio modo di fare, con le proprie ossessioni, tutte indossate dalla Huppert con una naturalezza delicata. Queste tre donne incontrano le stesse persone ma a ciascuna accade qualcosa di diverso. Ciascuna storia segue binari differenti portando la protagonista a esiti altrettanto differenti. Non esiste la storia “giusta” perchè ciascuna e frutto della fantasia che scorre libera e naturalmente anarchica, aggiungendo qualcosa di quà, togliendo qualcosa di là, gettando nel racconto tanti semi che pian piano germogliano lungo il corso del film.
Il regista trasferisce la sua ispirazione nella mano di una ragazzina che, annoiata per essere confinata con la madre in un paesino dove non accade nulla, comincia a fantasticare sulla storia di una donna francese che giunge nello stesso luogo. E’ a questa in-another-country-scenaragazzina che il regista consegna le chiavi della sua fantasia, ma le situazioni descritte sono quelle a cui lui ha già abituato il suo pubblico. Scorrere la filmografia di Hong Sang-Soo è infatti utilissimo per inquadrare tutta la vicenda: dalle ambientazioni (il paesino di mare) al cuore del racconto (gli incroci casuali, i destini che cambiano). Ecco, in questo film sembra di leggere un trattato sulla poetica e sui temi alla base dell’ispirazione del regista. Un saggio realizzato con intelligenza, con ironia ed entusiasmo.

Peccato non vederlo in lingua originale perchè l’inglese parlato dai coreani, in particolare quello del personaggio del bagnino, è davvero divertente. Si spera che il doppiaggio sia in grado di mantenere lo stesso stile (auto)ironico e scanzonato.

Alessandro Barbero

In Another Country

Regia: Hong Sang-Soo. Sceneggiatura: Hong Sang-Soo. Fotografia: Park Hong-Yeol, Jee Yune-Jeong. Montaggio: Hahm Sung-Won. Musica: Jeong Yong-Jin. Interpreti: Isabelle Huppert, Yu Jun-Sang, Jung Yu-Mi. Origine: Sud Corea, 2012. Durata: 89′.

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