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Orso d’Oro a un film iraniano, ma l’Italia non sfigura

Vince There Is No Evil di Mohammad Rasoulof

Si chiude un’interessantissima 70ma edizione del Festival del cinema di Berlino con l’Orso d’Oro al film There Is No Evil di Mohammad Rasoulof, assegnato dalla giuria presieduta dall’attore inglese Jeremy Irons, composta dagli attori Bérénice Bejo e Luca Marinelli, i registi Annemarie Jacir, Kenneth Lonergan e Kleber Mendonça Filho e la produttrice Bettina Brokemper.

Dal film There Is No Evil di Mohammad Rasoulof

Forse non è nome conosciuto dal grande pubblico, soprattutto tra i registi iraniani, ma Rasoulof sta vivendo una situazione assai simile a quella di Panahi: perseguitato dal regime, il regista non ha potuto ritirare la statuetta perché il passaporto gli è stato ritirato nel 2017 di ritorno dal Festival di Cannes, dove aveva vinto nella sezione Un Certain Regard con il film A Man of Integrity. E come Panahi, Rasoulof dirige i suoi film aggirando le restrizioni a cui è sottoposto dalle autorità iraniane. Aspettiamo con trepidazione la distribuzione italiana di There Is No Evil, che a Berlino si aggiudica anche il premio della Giuria Ecumenica.
Nel palmares due prestigiosi riconoscimenti anche ai due film italiani in concorso: Favolacce , firmato dai fratelli D’Innocenzo, conquista l’Orso d’Argento alla migliore sceneggiatura, mentre Elio Germano porta a casa il riconoscimento quale miglior attore protagonista per Volevo nascondermi di Giorgio Diritti.
Se non è l’anno della Corea del Sud poco ci manca, il premio per la Miglior regia va a Hong Sangsoo per il film The Woman Who Ran.
Riportiamo di seguito l’elenco di tutti i premi.

Orso d’Oro – Miglior Film
There Is No Evil di Mohammad Rasoulof (Germania/Repubblica Ceca/Iran)

Orso d’Argento – Gran Premio della Giuria
Never Rarely Sometimes Always di Eliza Hittman (USA)

Orso d’Argento – 70th Berlinale Special Prize
Delete History di Benoît Delépine, Gustave Kervern (Francia/Belgio)

Orso d’Argento – Miglior Regia
Hong Sangsoo per il film The Woman Who Ran (Corea del Sud)

Orso d’Argento – Migliore attrice
Paula Beer per il film Undine (Germania/Francia)

Elio Germano

Orso d’Argento – Migliore attore
Elio Germano per il film Volevo nascondermi (Italia)

Orso d’Argento – Migliore sceneggiatura
Damiano e Fabio D’Innocenzo per il film Favolacce (Italia/Svizzera)

Orso d’Argento per il contributo artistico (Migliore fotografia)
Jürgen Jürges per il film DAU. Natasha (Germania/Ucraina/UK/Russia)

SEZIONE Encounters

Miglior film
The Works and Days (of Tayoko Shiojiri in the Shiotani Basin) di CW Winter, Anders Edström (USA/Svezia/Giappone/Hong Kong/UK)

Miglior regista
Cristi Puiu per il film Malmkrog (Romania/Serbia/Svizzera/Svezia/Bosnia/Nord Macedonia)

Premio Speciale della Giuria
The Trouble With Being Born di Sandra Wollner (Austria/Germania)

Menzione speciale
Isabella di Matías Piñeiro (Argentina/Francia)

Premio al Miglior documentario
Irradiated di Rithy Panh (Francia/Cambogia

Miglior opera prima
Los conductos di Camilo Restrepo (Francia/Colombia/Brasile)

Orso d’Oro – Miglior cortometraggio

T di Keisha Rae Witherspoon (USA)

Orso d’Argento – Miglior cortometraggio
Filipiñana di Rafael Manuel (Filippine/UK)

Premio FIPRESCI tra i film in concorso
Undine di Christian Petzold

Premio della Giuria Ecumenica
There Is No Evil di Mohammad Rasoulof

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