Paolo Rosa, tra i fondatori di Studio Azzurro, ci ha lasciati tra il 19 e il 20 agosto: un infarto nella notte lo ha sorpreso a Corfù, dove stava trascorrendo le sue vacanze estive. Aveva 64 anni e una infaticabile voglia di sperimentare. Studio Azzurro era nato nei primi anni 80 per coniugare video e tecnologia, cultura visiva e iconografia artistica del novecento, un progetto, anzi un laboratorio di idee che ha coinvolto, e ancora coinvolge, diversi creativi raccogliendo le suggestioni dei primi videoartisti che già negli anni 60 cominciarono a utilizzare lo schermo televisivo come supporto e come significante.
La figura di Paolo Rosa, che si cimentò anche nel cinema più “canonico”, ha avuto un importanza tale in Italia e all’estero che non potevamo non ricordarlo con un breve profilo (nell’editoriale) e segnalando nella sezione “Libri” il cofanetto dvd+libro pubblicato qualche anno fa da Feltrinelli e il testo (sempre Feltrinelli) scritto nel 2011 dallo stesso Rosa con Andrea Balzola, L’arte fuori di sé (https://www.cinequanon.it/larte-fuori-di-se-la-memoria-di-paolo-rosa/).
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